La polvere è uno dei peggiori nemici per le allergie. Ogni giorno spolveriamo, sbattiamo tappeti, laviamo i pavimenti, ma quanti si preoccupano di pulire l’aspirapolvere dopo averla usata? E’ importante compiere questa operazione per evitare che la sua efficacia diminuisca nel tempo e che rilasci acari. Ecco le operazioni da seguire: per prima cosa è essenziale pulire i filtri.
Se l’aspirapolvere è senza sacco, smontarla sarà più semplice. Puliamo la scopa aspirando i mucchietti di polvere accumulati sulle setole con il tubo dell’aspiratore stesso. Prendiamo una spugna (ben strizzata) imbevuta di aceto e un po’ di amuchina, la passiamo sulle setole e le lasciamo asciugare completamente. Dopodiché svuotiamo il contenitore nel secchio dell’immondizia. E’ meglio effettuare questa operazione sul balcone, in modo da evitare un’eventuale dispersione di polvere nell’aria.
Successivamente laviamo il serbatoio dell’aspirapolvere con acqua tiepida, un po’ di detersivo per piatti e un bicchierino di aceto. Risciacquiamo con acqua tiepida. Mentre il serbatoio si asciuga possiamo occuparci dei filtri dell’aria (da non confondere con quelli di scarico): li smontiamo, seguendo il manuale d’uso e li laviamo nello stesso modo del serbatoio, utilizzando però acqua fredda. Li asciughiamo con il phon (sempre aria fredda) o li esponiamo alla luce diretta del sole.
E’ importante assicurarsi che siano perfettamente asciutti poiché l’umidità comprometterebbe il funzionamento dell’aspirapolvere. Per pulire i filtri di scarico, invece, ci serviamo di un pennellino per rimuovere la polvere in eccesso.
E’ importante pulire l’aspirapolvere almeno una o due volte al mese per garantirne un corretto funzionamento.
Consiglio scritto da Cristina