Pulire il camino è uno degli appuntamenti fissi di fine inverno. Oltre a riscaldarci e allietare l’ambiente, il caminetto può essere un ottimo sostituto della stufa a gas e del forno.. Ma, si sa, durante la cottura della carne il grasso cola, poi si asciuga e crea della macchie sgradite.
Per eliminarle basta affidarsi a un prodotto adatto alla superficie interna del nostro camino. Si passa poi alla rimozione della cenere. Armarsi di paletta, scopetta e secchiello, quest’ultimo rigorosamente in ferro perché in caso di tizzoni ancora caldi è il materiale più sicuro poiché non si buca e soprattutto non va a fuoco. In alternativa per la pulizia del camino esistono appositi aspirapolvere: ne troviamo diversi in commercio, e di varie marche, a partire dai 20€.
La cenere si può gettare nella differenziata nell’apposito secchio dell’umido, oppure si può usare come fertilizzante per il giardino poiché è ricca di potassio.
La terza fase è quella più complicata e delicata: la pulizia della canna fumaria. Si consiglia di eseguirla ad ogni fine stagione, per evitare l’accumulo eccessivo dello sporco (potrebbe esplodere e bruciare!). A chi non è pratico consiglio di chiamare lo spazzacamino (esistono ancora!!!), la spesa ammonta a circa 120€.
Chi invece ha un po’ più di manualità e vuole cimentarsi nella pulizia del camino, nelle ferramenta o nei negozi per il fai-da-te troverà il kit apposito, composto da scovolini di metallo detti ‘istrici’.
Consiglio anche di munirsi di nylon per chiudere il camino e da mettere a terra per proteggere il pavimento dala fuliggine.
La pulizia e la manutenzione dei nostri caminetti è essenziale, poiché ne va della sicurezza nostra e degli altri.
Consiglio suggerito da Cristina