Come pulire il mango
Il mango è uno dei frutti estivi per eccellenza e può essere un’ottima risorsa di vitamine, una bevanda rinfrescante, ma può anche essere utilizzato come strumento di decoro per i nostri drink. La sua polpa è gialla o arancione, il suo profumo è intenso come anche il suo gusto. La forma ovoidale lo rendo pratico da tagliare, ma prima di iniziare a fare le fette, come pulire il mango?
Come pulire il mango: il segreto sta nel centro
La pulizia del mango, se paragonata alla pulizia di frutti come l’ananas, è quasi una passeggiata. Nonostante questo, il mango presenta un nocciolo speciale, che per essere estratto deve essere raggiunto lateralmente. Percorrendo il fianco del nocciolo andremo a dividere il frutto a metà, ottenendo due pezzi distinti, in uno dei quali il nocciolo è ancora presente. Ora come se foste uno scultore, andate a scavare con un coltello dalla punta arrotondata, sotto il nocciolo per estrarlo.
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Ora che abbiamo le due metà, pulire il mango significa spolparlo bene, in quanto il nocciolo è collegato alla polpa da molte fibre. Con il coltello andremo a creare una specie di reticolato attorno al frutto, alternando tagli longitudinali a tagli trasversali. Con una leggera pressione spingiamo la polpa verso l’esterno e i cubetti che si formeranno possiamo adagiarli su una ciotola. La polpa che non riusciamo a tagliare con il coltello, possiamo morderla, in quanto è la parte più ricca di ricca di vitamina c, fibre, polifenoli e carotenoidi. La pulizia del mango finale prevede ovviamente la sbucciatura, finita la quale non dovrete far altro che lasciarvi andare ed assaporare le fette che avete tagliato, godendovi l’estate.